Il bonus ristrutturazione 2023 è un’agevolazione edilizia che permette l’accesso a una detrazione fiscale pari al 50% della spesa, fino ad un massimo di 96.000 euro, a chi realizza lavori in casa. In questo bonus rientrano anche le lavorazioni di pulitura, ritinteggiatura e manutenzione delle facciate degli edifici.
Sono agevolabili i lavori realizzati:
- per il rinnovamento e il consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura;
- gli interventi su balconi, ornamenti e fregi.
Beneficiano della detrazione anche i lavori su grondaie e pluviali, parapetti e cornici. Sono comprese nella nuova agevolazione fiscale anche altre spese correlate: dall’installazione dei ponteggi allo smaltimento dei materiali, dall’Iva all’imposta di bollo, dai diritti pagati per la richiesta di titoli abitativi edilizi alla tassa per l’occupazione del suolo pubblico.
Il recupero e la manutenzione facciate condominiali, esterne ed interne, è uno dei lavori di ristrutturazione in condominio più frequenti, insieme al ripristino del tetto. La facciata è l’insieme delle linee architettoniche e delle strutture ornamentali che connotano l’edificio, imprimendogli una propria fisionomia autonoma e un particolare pregio estetico. Ne deriva che la facciata rappresenta, quindi, l’immagine stessa dell’edificio, l’involucro esterno e visibile nella quale rientrano, senza differenza e aldilà delle esposizioni, sia la parte anteriore, frontale e principale che gli altri lati dello stabile. La facciata, tuttavia, va tenuta concettualmente distinta dal muro maestro. Mentre quest’ultimo ha la funzione portante dell’edificio, la facciata è la sua superficie esterna che rileva, non tanto ai fini dell’esistenza dell’edificio quanto in relazione al suo aspetto esteriore, con la conseguenza che gli interventi che interessano la facciata dovranno avere riguardo soprattutto al divieto di alterare il decoro architettonico dell’edificio, mentre quelli riguardanti i muri maestri rileveranno in relazione al divieto di pregiudicare la sicurezza e la stabilità dell’edificio stesso.
Danni alle facciate di un palazzo ed eventuali cause
I danni che si possono manifestare e che richiedono un recupero e manutenzione facciate di un edificio sono di diversa natura ed entità, a seconda dei casi. Su una facciata erosa dal tempo e dalle intemperie, possiamo infatti riscontrare:
- macchie di umidità, che possono precludere a infiltrazioni fastidiose e dannose all’interno dell’edificio;
- crepe, che possono presagire danni strutturali maggiori e su cui occorre intervenire il prima possibile.
Tra queste due macro-categorie di danni, occorre distinguere alcune tipologie che richiedono interventi di recupero e manutenzione facciate di genere diverso:
- fessure piccole, superficiali e circoscritte in una zona determinata; in questo caso tale danno non interessa la parte strutturale ed è possibile rimediarvi senza complicazioni;
- se le crepe sono molto estese, il danno potrebbe essere più grave e interessare la struttura dell’edificio; in questo caso gli interventi da effettuare tempestivamente sono più complessi;
- se le macchie di muffa presentano tonalità di colore diverse, che vanno dal verde all’arancio o al nero, significa che le macchie hanno già protratto i loro danni all’interno della muratura, con la presenza di funghi o altri microrganismi che andranno prontamente eliminati.
Le
cause dei danni alla facciata possono essere diverse e comportare le differenti tipologie di danno descritte sopra. Tra queste spiccano:
- le intemperie, le piogge frequenti e l’umidità elevata, che possono provocare appunto le classiche macchie d’umidità;
- sempre le intemperie possono provocare crepe più o meno estese;
- il cedimento del terreno può provocare crepe molto estese, con conseguenti danni strutturali;
- il cedimento strutturale dei muri interi, con conseguenze molto gravi.